Ci siamo arrivati volando questa volta mentre Polenta aspettava parcheggiata a Kuala Lumpur alla guest house di Jessy Moon 11th.
All’ arrivo ad Osaka di sera abbiamo ricevuto il miglior benvenuto in un ristorantino che serve carne cruda 24h e dove non si parla una solanparola in inglese. Passiamo la notte in un antico ” love hotel” dalla decorazione stravagante. Il castello di Osaka, bello fuori e noioso dentro è l’ attrazione principale dopo il famosissimo cibo di Dotonbori, come per esempio il Tokoyaki, palle di polpo.
L’ autobus notturno di Willer express ci porta comodamente a Tokyo dove siamo ospiti di una coppia giapponese-americana molto interessante che ci fa scoprire la vita alternativa notturna di Tokyo grazie a un concerto di musica sperimentale e cucina tradizionale nei piccoli ristoranti sotterranei.
Qui potete vedere il mini documentario
Di giorno passeggiavamo incantati dallo spettacolo che ci offriva la città, personaggi eccentrici, edifici impossibili, luci e pubblicità, il tutto avvolto da un ordine e una pulizia surreale.
In Giappone le portate false in vetrina sostituiscono i classici menú, la gente molto ospitale ti vuole aiutare in ogni situazione e si comportano con un’educaziome quasi esagerata. I bagni pubblici pulitissimi dispongono di un seggiolino per ”appoggiare” il bebè.
Un altro bus notturno ed eccoci a Kyoto, l’ antico Giappone.
In bici ovunque tra il quartiere di Gion con le sue gheisce, le casette antiche di legno, i templi, i fiumiciattoli e i paesaggi che ricordano Goku o Arale.
Una delle visite piú interessanti è stato l’ antico dormitorio occupato, uno scenario spettacolare per scattare delle foto spettacolari quasi come quelle scattate il giorno dopo a Dreamland, il parco d’attrazioni abbandonato. I rumori del ferro che si dilatava sotto il calore del sole, i corvi eccitati dalla nostra presenza e tutte le strutture avvolte dalla vegetazione ci facevano scorrere fiumi di adrenalina nelle vene.
Qui tutte le foto